Cybersquatting. Il dominio mariodraghi.it e già occupato

Si chiama Cybersquatting e – come si legge sul dizionario Garzanti della lingua italiana – è la “registrazione di un nome di dominio con lo scopo di rivenderlo a un prezzo molto più alto”.

In altre parole, il Cybersquatting è un’attività illegale volta a registrare nomi a dominio corrispondenti ad aziende, marchi o personaggi famosi per trarne un guadagno nella rivendita.

Quello del Cybersquatting è fenomeno poco conosciuto fra i navigatori del web ma sorprendentemente diffuso e molto pericoloso in termini di truffe e danni reputazionali.

Il web è pieno di casi di Cybersquatting e di battaglie legali per la riassegnazione di nomi a dominio.
Uno degli ultimi casi riguarda l’attuale Premier incaricato Mario Draghi.

Il dominio mariodraghi.it risulta già occupato e l’ex presidente della Bce, almeno per il momento, non potrà creare il suo sito web ufficiale usando il suo nome e l’estensione .it.

Chi c’è dietro a mariodraghi .it?

Il dominio mariodraghi.it è stato registrato nel febbraio del 2014 da Macrosten Ltd, una società con sede a Cipro.

Si tratta di una società già nota per il Cybersquatting. Nel 2018 la Macrosten Ltd era stata oggetto di una contesa legate per l’assegnazione dei domini la5.it, topcrime.it e italia2.it, domini registrati inizialmente dalla società cipriota e poi successivamente reclamati da Reti Televisive Italiane Spa.

L’autorevolezza del .it e il rischio di danni reputazionali

Il dominio .it è l’estensione che indentifica online i siti web italiani. È un marchio di fabbrica, un distintivo del Made in Italy in Rete. Il dominio .it è anche l’estensione più conosciuta ed usata dagli italiani… tutti si aspettano che un’azienda, un brand o un personaggio famoso italiano abbiano il proprio sito web ufficiale su un dominio .it.

Ne consegue che la registrazione da parte di terzi del dominio mariodraghi.it rischia di diventare fonte di fake news o veicolo di contenuti inappropriati sull’attuale Premier incaricato Mario Draghi.

Vedremo se Mario Draghi e il suo staff intraprenderanno azioni per reclamare il dominio mariodraghi.it, quello che è certo è che il rischio di danni reputazionali o di truffe celate dietro un nome e un’estensione autorevole è davvero molto alto.